Mia madre dice sempre che fritta è buona anche l’acqua, la nutrizionista dice che il fritto una volta ogni tanto fa bene, basta mangiare una pesca pelosa a fine pasto per drenare gli effetti “malevoli” sul fegato, lo chef che ho incontrato qualche sera fa per una lezione di cucina romana ha detto che la tempura ha origini portoghesi.
E chi immaginava che una cosa così buona e veloce potesse dare tanti spunti su cui poter parlare?
Sulla storia del Portogallo mi sono poi documentata, sembrerebbe che sia nata nel XVI secolo dai primi contatti tra i gesuiti portoghesi e i giapponesi , la parola deriva da “tempora” che era il periodo del digiuno in cui si mangiavano solo verdure e pesce…insomma un bel fritto misto!
C’è chi utilizza anche l’uovo, ma io prediligo la ricetta con acqua minerale e farina che trovate di seguito.
Per la pastella
Farina 00 (o di riso) 200 gr
Acqua minerale gelata 200 gr
Per il fritto
Olio di semi 2 lt
zucchine 2
mela 1
carote 2
peperone rosso
gamberi 10
Mescolare la farina e l’acqua minerale con una frusta versando l’acqua un poco alla volta.
Una volta preparata la pastella conservare in frigo.
Nel frattempo pulire e tagliare le verdure a listarelle e tenerle da parte.
Mettete a scaldare l’olio in una pentola alta fino ad una temperatura di 170° (provate a versare un cucchiaino di pastella e vedere se frigge) e poi iniziate a friggere dopo aver passato le verdure nella pastella.
La frittura deve essere fatta ad immersione perché risulti croccante ed uniforme, e con pochi pezzi alla volta per non abbassare la temperatura dell’olio.
Scolate mano a mano le verdure sulla carta assorbente e spolverate con un pizzico di sale, servite il fritto ancora caldo.
Potete utilizzare qualsiasi altra verdura e insaporire con salsa di soia.
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