Non è un mistero che Londra sia la mia seconda casa, e tra le ricette inglesi originali quella dei Chelsea Buns non poteva mancare.
Io e il mio rapporto con Londra
Non è sempre stato amore con Londra e con le ricette inglesi, ma un susseguirsi di alti e bassi. Oggi siamo sul picco delle montagne russe, ma conoscendomi niente mi rassicura sul fatto che potrei di nuovo scendere in picchiata con il cuore in gola!
Tralasciando la prima volta che andai a Londra a 11 anni e dissi a mia madre “da grande voglio essere una punk” (erano i primi anni ’80) , e di quando a 14 anni tornai da una vacanza studio con i capelli arancioni e le dott Martens ci fu poi un momento buio.
Una vacanza estiva, dove la stanchezza faceva da padrone, tanto da farmi cadere con la Nikon al collo, e farmi girovagare per la città desiderando di voler essere altrove; neanche la curiosità per le ricette inglesi mi risollevò. Ho ancora chiuse nel cassetto dei chissàdove le foto ed i negativi, aspettando di ritrovarle al prossimo trasloco.
Ancora tu…ma non dovevamo vederci più
E poi arrivò il momento in cui per un caso ci “dovetti” tornare. La paura era tanta, di far riemergere i malesseri dell’ultimo viaggio. Ma in fondo le città si visitano con lo stato d’animo prima che con gli occhi, ed il mio era sereno, a tal punto che scoccò la scintilla. Insieme a Valentina di @sorellesumarte che mi fece scoprire le gallerie d’arte piu’ “cool”, fu un week end lungo ed indimenticabile. (erano gli anni di Damien Hirst e la sua scioccante mucca nella teca di formaldeide, e se oggi ne so qualcosa in piu’ di arte contemporanea fu grazie a quello ed altri viaggi fatti con “la Vale”.
Chi la dura la vince
Da allora furono tanti i viaggi di piacere ed anche di lavoro, e delle città che visitavo con frequenza in Europa è quella che più’ mi manca. Proprio un anno fa di questi tempi ero a Richmond per tenere una cooking class; non di ricette inglesi, ovviamente ma di ricette italiane. Ed è in quell’occasione che la mia amica Emily mi ha regalato la ricetta originale dei Chelsea Buns e qualche novella…
I Chelsea buns e I reali inglesi
Si racconta che la Chelsea Bun House fosse uno stravagante negozio aperto agli inizi del 1700 lungo Grosvenor road, come scriveva Jonathan Swift. Il locale era frequentato anche dai reali Inglesi, e divenne particolarmente popolare nel periodo Pasquale.
L’attività fu portata avanti dalla moglie di Richard Hand conosciuto come “Captain Bun”, e successivamente dai figli, finché non ci furono più “mani” e l’attività fu chiusa. In uno degli ultimi Venerdì Santi la vendita fu talmente copiosa (se ne vendettero 24.000 pezzi) che la signora Hand fu costretta ad esortare i clienti a non assemblarsi in quelle giornate per evitare fastidi al vicinato.
Io per iniziare vi scrivo la ricetta per 12 pezzi..ma se serve prendo la calcolatrice e vediamo quanta farina serve per 24 mila!!
Se la ricetta vi è piaciuta lasciate un commento, sarò felice di rispondervi, ricordate sempre di taggare #lechefclochard e di condividere i vostri piatti..la mia piu’ grande gioia è sapere che li avete provati ed apprezzati.
Qui vi lascio la ricetta completa da stampare, così avrete una bella raccolta by Le Chef Clochard.
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