“Questa ricetta ha partecipato alla finale del Contest Rice Food Blogger 2017 – Chef Giuseppina Carboni”
Dove ci eravamo lasciati…? Ah..sì!..al risotto asparagi e tartufo ed alla mia felicità per essere stata selezionata tra le cinque finaliste del contest “risate e risotti” in ricordo della Chef Giuseppina Carboni, prematuramente scomparsa anni fa.
E’ passato quasi un mese ma ho ancora viva l’emozione di essere stata per due giorni protagonista insieme ad altre quattro foodblogger di un evento così speciale, ospiti del Relais Borgo san Faustino.
Sono Partita da Roma alla volta di Orvieto “scroccando” un passaggio a Cristiana Curri vincitrice dell’edizione 2016, e Titti dell’Erba vicedirettore della rivista Ristonews entrambe giurate.
Col senno di poi viva la mia sfacciataggine, perché in questa estate di incendi che mi hanno perseguitata ovunque andassi, non sarei mai arrivata ad Orvieto causa incendio sulla linea ferroviaria.
Ad aspettarci al tavolo degli assaggi ci sarebbero stati altri sei temutissimi giurati, la Chef Silvia Baracchi, stella Michelin del ristorante “Il Falconiere” di Cortona, Anna Maria Pellegrino, presidente AIFB (Associazione Italiana Food Blogger) , lo Chef Gregori Nalon di Alice TV, Franca Rizzi di Alice TV, Carlo Zucchetti, cofondatore del giornale omonimo, esperto di enologia e gastronomia e Luca Puzzuoli organizzatore e Presidente della giuria.
Il Relais è bellissimo, con la piscina che si affaccia a perdita d’occhio sulle colline, e i casali in pietra disposti intorno al nucleo centrale, una grande sala ristorante con immense vetrate e capriate in legno.
Dopo una cena di prodotti tipici e qualche chiacchiera per sciogliere la tensione ci diamo appuntamento per colazione la mattina seguente prima di iniziare la gara alle 9.00.
La modalità è sempre la stessa, mistery box, riso come unica certezza, 1 ora circa per preparare la ricetta.
In fila sulla balconata in attesa dell’abbinamento eccomi estratta per prima, fotografata con la mia scatola magica e spedita in cucina insieme ad Angela di Tre Muffin e un architetto e le sorelle Marta e Bianca di Tritabiscotti.
A supportarci lo chef Gregori Nalon, che non ringrazierò mai abbastanza per avermi sbloccata davanti agli ingredienti che aveva abbinato, o dovrei dire pescato ad occhi chiusi dalla dispensa!
Coppa di maiale fresca, peperone, pesca, limone, pecorino parmigiano mi osservavano ansiosi di essere cucinati, ma come? Nient’altro a disposizione se non cipolla burro e qualche erbetta aromatica.
Faccio mente locale qualche minuto ed inizio a spadellare, con la difficoltà di una cucina che non è la mia e spazi da dover condividere con le mie rivali. Tante persone intorno ad osservare tra cui Giampaolo Trombetti di Alice tv che a più riprese ci ha intervistate per sapere come avremmo trasformato le nostre materie prime.
Il tempo è passato veloce, tanto che non sono riuscita a fare tutto quello che avrei voluto, bruciando ahimè le cialde di parmigiano, e soprattutto presentando un’idea che mancava del piatto di portata che avevo in mente.
Corro dai giudici, bloccata per qualche secondo dal bravissimo fotografo Daiano Cristini e presento il piatto mah..Il nome? Anche qui mi corre in soccorso Gregori ricordandomi di andare a prendere il secondo piatto, quello da lasciare in esposizione e di lì a poco ecco a voi il mio risotto “Maiale in Vacanza”.
Cerco di carpire qualche commento e mi sembra positivo, ma vedendo gli altri piatti capisco subito che la mia presentazione sarà penalizzante.
Arrivano i risotti uno dopo l’altro anche quelli del secondo gruppo composto da Sara di Cookissbakery e Ilaria Bertinelli di Una Chef per Gaia.
Finalmente è finita e ci dedichiamo ad un pomeriggio di relax, tra servizi fotografici con i prodotti degli sponsor e bagni in piscina.
Ci attende la cena di Gala con la proclamazione della vincitrice che quest’anno è stata Ilaria Bertinelli , foodblogger con una missione ammirevole, quella di far sapere che essere celiaci e diabetici come sua figlia, non significa dover rinunciare al gusto.
Io sono arrivata quinta ma non ne sono stata sorpresa, solo un po’ delusa di me stessa perché so che so fare di meglio.
E’ stata un’esperienza indimenticabile, ho stretto nuove amicizie, mi sono potuta confrontare con grandi chef e soprattutto ho potuto conoscere prodotti ed eccellenze Italiane di cui ignoravo l’esistenza e delle quali mi sono innamorata.
E Adesso la mia ricetta per due, il consiglio è di utilizzare un piatto fondo a cappello di prete, perché è quella la ceramica che avrei voluto trovare nel servizio a disposizione.
Coppa di maiale 500gr
Passata di pomodoro Ciro Flagella 2 cucchiai
Pesca 1
Limone bio 1
Peperone rosso 1/2
Parmigiano Reggiano 22 mesi grattugiato 40 gr
Pecorino grattugiato 20 gr
Cipolla bianca ½
Timo qualche rametto
Brodo vegetale 1,5 lt
Riso Maremma Carnaroli 160 gr
Olio extra vergine d’oliva
Tagliate a dadini il peperone e la pesca e mettete a marinare con olio timo e le zeste del limone.
In una padella fate rosolare il maiale tagliato a dadini e infarinato (avendo cura di utilizzare la parte piu’ grassa) con olio e timo sfumando con l’acqua (se avete vino bianco secco è meglio, io non lo potevo utilizzare) per far si che si crei un bel fondo di cottura. Salate . Aggiungete verso la fine i 2 cucchiai di pomodoro e continuate per due minuti. Mettete da parte il maiale e conservate il fondo di cottura.
Tostate il riso con una noce di burro e la cipolla fatta precedentemente appassire; per questo riso che ha 16/18 minuti di cottura la tostatura è 3 minuti , la cottura 12 e poi qualche minuto di riposo dopo la mantecatura.
Iniziate a bagnare con il brodo e a metà cottura insaporite con il fondo ricavato dalla rosolatura del maiale continuando a girare.
Nel frattempo sminuzzate il maiale per ottenere un ragu’, tenete da parte 1/3 ed aggiungete il resto al riso in cottura.
Una volta passati circa 15 minuti togliete dal fuoco, mantecate con parmigiano e pecorino, lasciate riposare coprendo e facendo attenzione che il riso rimanga cremoso.
Impiattate decorando con il ragu al centro del riso e la marinatura di pesca e peperone ai lati; la marinatura deve far parte di ogni forchettata, cosi che al cremoso si opponga il contrasto del croccante un po’ acido della frutta e del peperone.
Un grazie speciale lo dedico a Luca Puzzuoli organizzatore del contest e agli sponsor :
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