Siamo bombardati dai programmi di cucina, ho sempre seguito Masterchef ma negli ultimi anni mi sono un pò disamorata perché sempre uguale a se stesso..questi paccheri pesto di radicchio gorgonzola e noci raccontano della mia personale esperienza con uno di questo talent.
Perché partecipare ad un talent
Amo cucinare, credo di essere anche brava o cosi dicono, ma non mi confronto spesso con la mistery box. Ripetere una ricetta e farla propria con qualche variante non mi desta problemi, mentre invece il “foglio bianco” mi ha sempre destabilizzata.
Anche da architetto, lavorare su una pre-esistenza da ristrutturare e dovermi confrontare con delle limitazioni, lo trovo più’ stimolante rispetto alla libertà di poter disegnare un edificio ex novo.
E con gli ingredienti? Se ho una mistery box mi sento già a mio agio, ma come reagirei se entrando in una cucina mi sentissi dire “hai una dispensa a tua disposizione, crea una ricetta”? Questo dilemma mi ha spinta a partecipare ad un talent.
Come avvengono le selezioni
La prima selezione è avvenuta inviando un video dove dovevo spiegare chi sono, mentre armeggiavo in cucina. Io ho preparato una frolla e realizzato una crostata, ma cucinare e chiacchierare è stato difficile anche per me che non mi spavento neanche davanti ai muri!
Una volta ricevuta la prima conferma mi viene chiesto di compilare un form ed inviare due ricette con foto con cui stupire gli chef.
Chi sarà a giudicarmi? Non si sa, non so nulla, neanche il nome del programma, tutto alla cieca ed ancora più’ emozionante, perché scopro che anche altre amiche sono state contattate!
Arriva il giorno del provino, estate, caldo asfissiante e l’attesa insieme a tanti altri ragazzi più’ o meno giovani che come me si fanno mille domande. Ma i giudici chi saranno? Oggi chi c’è? E tu che ricetta hai portato?
“Alessia Corrado!” ecco il mio turno, ed in una stanzetta con videocamera, luci e una cucina “arrangiata” inizio ad assemblare il mio piatto con ingredienti già pronti come mi era stato chiesto. Presento il piatto, assaggiano mi fanno i complimenti saluto e vado via. E Adesso?
“Pronto Alessia? Ciao allora ok sei dentro, sei piaciuta è piaciuto il tuo piatto, ti chiameremo per i dettagli”. Io? Ad un talent? No vabbè non avrei mai immaginato!
Il giorno delle registrazioni
Arriva il giorno delle registrazioni, nelle settimane precedenti avevo ricevuto indicazioni sull’abbigliamento, sulla location e su come si sarebbe svolta la giornata.
Mattina presto, ci troviamo in tanti, in una villa con giardino alle porte di Roma. Tutti con la borsa frigo e gli ingredienti per assemblare la propria ricetta. Giornata infinita, scene che ripetiamo più volte, arrivano gli chef e tutti pronti! “Ragazzi al tre iniziate ad impiattare!” Sono già le prime ore del pomeriggio.
Siamo tanti tantissimi e mi domando come gli chef possano assaggiare tutti i piatti e scegliere la metà di noi, i “fortunati” che passeranno il primo turno. Lasciamo i piatti pronti, crema di cannellini con polpo e broccoli.
Il tempo stringe il budget detta legge ed io che ero tra le ultime file non riesco ad avere il confronto con gli chef.
Rientriamo..”ragazzi al tre si gira” e con una semplice istruzione data dagli chef scopro che no..non ce l’ho fatta!
Le riflessioni post gara
E’ sera tardi e si, un pò di delusione c’è perché almeno il primo turno avrei voluto passarlo! E’ stata una bella esperienza, anche se brevissima, mi sono messa alla prova anche se non come avrei voluto. Ho conosciuto nuove persone ed incontrato altre con cui mi ero “incrociata” sui social ed è questo sicuramente l’aspetto per cui più è valsa la pena. Cucina e tv? Ho scoperto che hanno tempi molto diversi, spesso incompatibili. Forse riproverò in futuro con qualche altra candidatura, perché ancora non ho fatto i conti con la crisi da foglio bianco!
La ricetta di questi paccheri avrei dovuto portarla come piatto espresso, una volta superata la prima prova. Ma adesso i giudici siete voi...mi fate sapere se vi piace?
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