In passato non ero una amante dei datteri, ma dopo aver scoperto la ricetta del Plumcake ai datteri senza lattosio ne sono diventata golosissima!
I datteri da dove arrivano
Ho sempre visto i datteri venduti nel periodo natalizio in vaschette di plastica sigillate con la pellicola, ricordo che mia nonna si raccomandava con mamma che non mancassero mai nel cesto della frutta.
Una sorta di comfort food che concludeva il pranzo o la cena e anticipava l’infuso di salvia fresca per digerire le quantità di cibo ingerite in soli due pasti! I datteri arrivavano dal supermercato, o alle brutte da casa di mamma.
La prima volta che ho approfondito la conoscenza dei datteri e scoperto quanto fossero buoni, è stato in Israele, durante un viaggio itinerante con una delle mie più care amiche. Ci fermammo in una sorta di “autogrill” per fare benzina e ne trovammo di freschissimi nella piccola bottega che vendeva frutta e snack. Nulla a che vedere con quelli comprati fino ad allora nei supermercati.
Ma è stato in Medio Oriente e precisamente a Dubai che ho scoperto che la maggior produzione arriva da lì e dal Nord Africa. L’Egitto è al primo posto anche se il 90% dei datteri viene consumato nel paese.
Quante varietà esistono?
Non avrei mai immaginato di vedere cosi tanti datteri, specialmente durante il Ramadan, ma ho poi scoperto documentandomi, che sono il frutto simbolo della fine del digiuno. Durante la cena dell’iftar (il pasto serale che interrompe il digiuno) ne ho contati almeno sette tipi esposti nel buffet dei dolci.
Ma sapete quanti ne esistono in natura? ben 400!
I datteri ed il loro insegnamento
Trarre un insegnamento dai datteri? Credo che ci sia una ragione per tutto quello che ci succede, basta trovare il “fil rouge” che unisce gli eventi e soffermarsi un attimo a riflettere. Spesso andiamo cosi di fretta che non ci accorgiamo che i tanti piccoli tasselli del puzzle di eventi che viviamo formano una bella immagine. Uno dei tanti timeframe che sono la nostra vita.
Ed ecco che il plumcake ai datteri senza lattosio che ho trovato nello scorso numero di Cook mi ha riportata alla gioia del viaggio in Israele, la libertà e l’emozione di scoprire un paese cosi lontano e spesso percepito come “pericoloso”. Ha accorciato la distanza “caratteriale” tra me e il Medio Oriente, e mi ha di nuovo riempita di gratitudine per aver potuto vivere attraverso il cibo un evento cosi lontano dalla nostra cultura, il Ramadan.
E chissà che questa ricetta che ho provato per voi non risvegli curiosità accorciando quei piccoli “pregiudizi” che spesso vivono in modo inconscio in ognuno di noi…la provate e mi fate sapere?
2 Replies to "Plumcake datteri e uvetta"
Elena Levati Marzo 13, 2019 (2:59 am)
io adoro i datteri! in ogni modo, forma, sotto ogni luce e riflettore!!! qst tuo plum cake, va da sè che lo adoro già! 🙂
Alessia Marzo 13, 2019 (9:44 pm)
Elena ti ringrazio, anche a me piace molto e questa ricetta in particolare stata una vera scoperta!
A presto
alessia