Mettiamo subito le cose in chiaro. Tra montagna e mare scelgo la montagna e ve lo avevo raccontato anche qui. Amo il freddo più’ del caldo, se mi chiedete di scegliere la passeggiata nel parco vince a quella per le vie dello shopping
Dubai non sarebbe quindi nella top ten delle mie mete, ciò non toglie che sia un luogo con un suo fascino, dove a tratti sono riuscita a scovare anche della poesia.
Consigli per un viaggio a Dubai
Dubai in arabo Dubay, dal probabile significato “strisciare” o “lucertola” o “piccola locusta” è la città capitale di uno dei sette stati emirati che compongono gli Emirati Arabi Uniti UAE. È stato formalmente istituito all’inizio del XIX secolo dalla tribù dei Banu Tas, e rimase sotto il loro controllo finché nel 1892 il Regno Unito non ne assunse la tutela.

Dubai downtown Skyline
Se amate perdervi nei centri commerciali, al fresco di temperature degne dell’Everest e soggiornare in grattacieli ultracontemporanei è sicuramente il viaggio che non dovete perdere.
Ma c’è di più che la cementificazione verticale perché basta allontanarsi un po’ per essere immersi nella magia del deserto e delle palette arancio, vivere esperienze singolari come la “rain room” o salire sul grattacielo più alto del mondo (ma affrettatevi perché tra poco scalerà al secondo posto!).

Deserto di Rub Al Khali
Quando andare a Dubai per un viaggio
Dubai in inverno è una meta ambita, con clima mite, piscine con acqua a temperatura e spiagge bianche dove potersi rilassare. Evitate quindi i mesi da maggio a ottobre perché il clima è a dir poco proibitivo. Insomma fate il contrario di quello che ho fatto io, anche se la mia è stata una scelta dettata da necessità lavorative, che mi hanno portata a vistare per la prima volta la città a Maggio con 33 gradi, e successivamente ad agosto con 38.
come sono le temperature a Dubai
Non vi fate ingannare dai gradi, perché quello che conta è l’umidità; ad Agosto con il 77% la temperatura percepita è di 55 gradi, ed uscendo all’esterno anche l’obiettivo della macchina fotografica si appanna irrimediabilmente. Non parliamo di chi indossa gli occhiali da vista!
Consigli sugli Hotel a Dubai
Gli hotel a Dubai sono vere e proprie città dove ci si sposta anche con mini taxi elettrici.
La città è divisa in grandi “quartieri” ed è bene scegliere quello più’ adatto alle proprie esigenze, perché le distanze sono notevoli e non percorribili a piedi. Il traffico spesso è come sul raccordo anulare di Roma all’ora di punta, nonostante le corsie siano il doppio!

Dubai downtown
I quartieri a Dubai sono distanti tra loro e diversi per tipologia di servizi.
Ci si può’ spostare con la metro o il taxi (la maggior parte non prende la carta di credito) ma anche Uber funziona benissimo.
Quale zona scegliere
Downtown è la zona dei centri commerciali, la maggior parte degli Hotel è collegata con i Mall. Ho soggiornato al The Address Boulevard, il più’ nuovo della catena, con un ottimo rapporto qualità prezzo ed un design contemporaneo.
- Hall dell’Hotel con l’allestimento floreale
- angolo lounge dell’Hotel con libreria e poltrone fotografato da Le Chef Clochard
Stanze come appartamenti, una colazione internazionale con pasticceria fresca di altissima qualità, piscina con acqua a temperatura fresca ed un servizio impeccabile. L’hotel è collegato al Dubai Mall, il centro commerciale più grande e lussuoso di Dubai.

Colazione dell’Hotel
Dubai Marina dista circa venti minuti di taxi da Downtown, è la meta per chi ricerca la vista mare ed una vita più’ “relegata” all’interno della struttura alberghiera The Address è anche qui, cosi come Il Bulgari Hotel.
Una cena un aperitivo nel bar dello chef stellato Niko Romito, che ha iniziato da poco una collaborazione con il gruppo alberghiero non possono mancare.
- l’angolo lounge – design dell’architetto Citterio
- insieme all’executive chef Christian Salin del Bulgari Hotel
- Nella cucina del ristorante di Niko Romito con i sous chef Robert Moretti e Emilio Di Cristo
Lo Shangrilà è un’altra ottima alternativa, la vista dai piani alti è mozzafiato e camaleontica, la piscina all’aperto si anima la sera con cocktail bar e una spa con infinity pool vi aspetta all’ultimo piano del grattacielo.
- vista notturna del Burj Khalifa
- vista della zona residenziale della città
Un’altra location imperdibile in quanto a hotel meravigliosi è il Oneandonly , mix tra il design coloniale e stile arabo e una piscina con mosaici che riprendono i profili delle ogive tipiche delle moschee. Rincorrere i conigli nel giardino è stato uno dei miei momenti di poesia, la passeggiata per arrivare al bar 101 mi ha incantata per lo skyline, e per un attimo ho dimenticato la sensazione di fluttuare in un bagnoturco! Ma Dubai è il paradiso degli Hotel di Lusso e visitarli anche senza soggiornare è un piacere da non perdere.
- The one&only – piscina con mosaico a tema arabo
- le ville dell’Hotel Resort Anantara con accesso diretto alla piscina
Cosa vedere e dove mangiare a Dubai
Deira, l’Historical distric di Dubai è la parte che piu’ mi ha interessata, una serie di vicoletti tra costruzioni basse in puro stile arabo ricca di locali, e botteghe di artisti.
Con un pò più di intraprendenza si può’ visitare anche il mercato del pesce, Deira Fish Market frequentato per lo più’ dai locali, che in inverno si svolge all’esterno sotto un portico in muratura. Inutile dire che mi sarebbe piaciuto uscire con la busta colma e dirigermi direttamente nella cucina a casa dei miei amici.
- la piazzetta dell’historical district
- banchi del pesce al fish market
Il ristorante per il pranzo è la Tea House dove si può prendere un tè o mangiare cucina araba con la pita preparata al momento nel forno di ceramica. L’interno è semplice e curato, un piccolo cortile verde che in estate viene chiuso per proteggersi dal caldo e raffrescare le sale. Unisce invece l’arte alla ristorazione l’associazione culturale Alserkal, dove il fulcro è rappresentato dal make art café, intorno al quale sono dislocate piccole stanze con mostre di artisti.
- ingresso dell’Arabia tea house con le sue caratteristiche foto storiche
- Dehor con tenda araba della tea house
- il tè nell’Arabian tea House
- ingresso dell’associazione culturale Alserkal
- angolo bar nel cortile del make art caffè
- la parete verde dell’associazione Alserkal
Questo dedalo di vie ospita anche un Suk ma non immaginatevi quello di Istanbul o del Marocco perché tutto è stile Dubai, ordinato e riproposto in serie. Le spezie sono una gioia per gli occhi, tante al punto che è impossibile saper scegliere. Ho comprato una qualità di zafferano profumatissima che mi ha rimandata immediatamente al risotto di Alajimo mangiato questo inverno alle Calandre.
Il Suk a Dubai
Il quartiere è diviso in due da un canale, e l’esperienza di attraversarlo con i barchini per raggiungere il Suk dell’oro è sicuramente divertente. Per 1 dirham (circa 25 centesimi) si prende questo bus sull’acqua che in pochi minuti sbarca sull’altra sponda.
Il Suk dell’oro è una distesa scintillante di bracciali e collane di tutte le dimensioni, misure, e fattezze, forse la frase “Less is more” del buon Mies Van Der Rohe nel Middle East non è mai arrivata. Vi fermeranno i commercianti ad ogni passo, non per offrirvi la merce in vetrina ma per portarvi nel retrobottega e vendervi un “fake” che sia una LV o un rolex la contrattazione è divertente ma per quanto mi riguarda non l’ho mai fatta con lo scopo di portarla a conclusione.
- canale di deriva che divide le due sponde del suo
- varietà di spezie colorate nei barattoli trasparenti del suo
- esposizione di teiere ed altri oggetti nel suo
- esposizione di bracciali e collane in oro in una delle vetrine del suo
Molto più contemporanea e “luxury oriented” è la zona del piccolo porticciolo, dove una passeggiata costeggia il canale e ci si può perdere tra yatch ed appartamenti vetrati.
- Il Pier 7 è il “place to be” dove ci si può’ sbizzarrire scegliendo le cucine internazionali dislocate su sette piani.
- Il Abd El Wahab è uno dei migliori ristoranti libanesi
- Asia Asia è un ristorante trendy con piatti che mi hanno fatto rimpiangere i miei viaggi in Cina!
- vista notturna del Pier 7
- ingresso del ristornate Asia Asia
- cestelli al vapore con verdure e buns
- piatto di tabulè nel ristornate libanese El Wahab
Una giornata nel deserto di Dubai
Dubai è anche il deserto, e quello che ho visitato è il Rub Al Khali (letteralmente il quarto vuoto) il secondo più grande deserto di sabbia del mondo, 650.000 chilometri di estensione.
Dicono che nel deserto il clima sia più secco, e forse è vero; che la notte c’è una forte escursione termica e non è vero (almeno in estate); che sia un’esperienza intensa e non immaginavo così tanto.
Avevo attraversato in passato il deserto del Negev in Israele, provando anche ad intrufolarmi in un accampamento ma senza grossi risultati. Questa volta mi sono affidata ad un tour operator scegliendo le jeep d’epoca ed un giro tra le dune e gli animali selvatici, che si è concluso con una cena in tenda.
- ingresso della riserva naturale del deserto
- Orici selvatici nell’oasi del deserto
- foto al tramonto sulle dune
Io vi consiglio di togliervi le scarpe e camminare a piedi nudi nella sabbia, infilarci le mani dentro come nella farina; è cosi fine e soffice che verrebbe voglia di farci una torta.
Il sole che tramonta sembra dissolversi nell’aria, dal giallo vira all’arancio fino a scomparire prima nell’atmosfera e poi tra le dune.
- le dune del deserto al tramonto
- allestimento della cena tipica in un accampamento nel deserto
Dubai è una Disneyland del Medio Oriente, eclettica e divertente con le sue mille facce ed i suoi eccessi.
Dalla vista più alta del mondo al lecca lecca personalizzato passando per il gelato nero made in Japan ogni vostro desiderio potrà essere esaudito da questa lampada di Aladino, anche quello di sciare se ve ne venisse la voglia!
- vista dal Burj Khalifa il grattacielo piu’ alto del mondo
- lecca lecca personalizzato con la scritta Le Chef Clochard
- cono gelato giapponese alla vaniglia di colore nero
- pista da sci artificiale all’interno del centro commerciale di dubai
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